PID CCIAA Lucca 2021: contributi a favore della digitalizzazione delle imprese
La Camera di Commercio di Lucca mette a disposizione delle micro e piccole imprese della propria circoscrizione territoriale il Bando PID per l’anno 2021, il contributo ha lo scopo di sostenere i processi di digitalizzazione delle imprese favorendo l’introduzione di servizi tecnologici 4.0.
Beneficiari e attività ammissibili per l’accesso al PID CCIAA Lucca 2021
Possono accedere alla richiesta di contributo le micro e piccole imprese:
- con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Lucca;
- iscritte al Registro delle Imprese e attive;
- in regola col pagamento del diritto annuale;
- con volume di ricavi nell’anno 2020 inferiore a € 3 milioni;
- non in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo, soggette a procedure concorsuali o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Sono ammessi al bando i progetti per l’acquisto di servizi di consulenza e/o formazione finalizzati all’implementazione di una o più tecnologie, come ad esempio robotica avanzata e collaborativa, internet delle cose e delle macchine, big data e analytics, blockchain, ecc. , nonchè di beni e servizi strumentali funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti.
Spese ammissibili per ottenere il contributo
Spese sostenute a partire dal 01/01/2021 (fatture e/o preventivi) fino alla data di rendicontazione e relative a:
- servizi di consulenza e/o formazione (nel massimo del 20% del totale delle spese ammissibili per l’ambito dell’innovazione digitale);
- acquisto e locazione (leasing) di beni strumentali e servizi (attrezzature tecnologiche, software e servizi informatici) funzionali all’acquisizione delle tecnologie/certificazioni ammesse;
- spese di certificazione relative agli interventi realizzati nell’ambito della sostenibilità ambientale.
Sono da ritenersi compresi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, purché afferenti agli ambiti tecnologici di intervento previsti, i costi per acquisto e locazione di:
- Notebook , PC, tablet, pendrive USB, stampanti, scanner e relativi accessori;
- apparati orientati alla telematizzazione delle attività: webcam, microfono, altoparlanti, sistemi integrati per la videoconferenza;
- tecnologie e servizi in cloud in grado di garantire forme di collaborazione a distanza, incluse spese e contratti per abbonamento a servizi in cloud in modalità “software as a service”;
- installazione VPN, VoiP, sistemi di Backup / ripristino dei dati e sicurezza di rete;
- configurazione delle reti e degli strumenti per il lavoro a distanza;
- software per servizi all’utenza (es. siti web, app, integrazioni con provider, servizi di pagamento, piattaforme e-commerce e sistemi di delivery);
- spese per acquisto di strumentazione e servizi per la connettività (es. modem e router Wi-Fi, switch, antenne, escluso dispositivi di telefonia mobile).
Sono escluse dal contributo spese di trasporto, vitto e alloggio, comunicazione, spese generali, adeguamenti a norma di legge, tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico, e la formazione obbligatoria.
Spesa minima: € 1.000.
Agevolazione e scadenza
Il Bando PID CCIAA Lucca 2021 mette a disposizione un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher fino al 60% delle spese ammesse, per un massimo di € 10.000.
È prevista una premialità pari a € 500 per progetti di investimento con spese ammissibili per almeno € 25.000.
Apertura sportello presentazione domande: dal 25 maggio 2021 al 31 luglio 2021.
La procedura valutativa avverrà a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda, inoltre è ammesso cumulo con altre agevolazioni pubbliche.
È consentita una sola domanda per impresa.
Fornitori ammessi per i servizi di consulenza e formazione:
- centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Competence center, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
- incubatori certificati e incubatori regionali accreditati;
- FABLAB;
- centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0;
- start-up innovative e PMI innovative;
- Innovation Manager iscritti nell’elenco dei manager tenuto da Unioncamere;
- ulteriori fornitori, attivi da almeno un anno, che siano in grado di fornire consulenza e formazione nelle tematiche I4.0 (alla domanda occorre allegare un’autocertificazione attestante tale condizione);
- agenzie formative accreditate da Regioni, Università e Scuole di Alta Formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori (solo per servizi di formazione).
I fornitori non possono essere beneficiari della misura in cui rivestono la qualifica di fornitori e non devono essere in rapporto di collegamento/controllo con l’impresa beneficiaria.
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