Simest internazionalizzazione 2023

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Internazionalizzazione

Simest internazionalizzazione 2023

Simest internazionalizzazione 2023, il 27 luglio apre lo sportello per inviare le domande a valere sulle 6 linee di finanziamento per favorire l’internazionalizzazione delle imprese.

Beneficiari delle 6 linee di finanziamento

I requisiti necessari per accedere ai finanziamenti agevolati Simest sono i seguenti:

  • avere sede legale in Italia;
  • essere regolarmente costituite e iscritto al Registro delle Imprese;
  • non essere in difficoltà;
  • aver depositato almeno due bilanci (salvo eccezioni) ovvero due dichiarazioni dei redditi relativi a due esercizi completi.

Simest internazionalizzazione 2023, le linee di intervento

Relativamente a tutti gli interventi, le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e devono riportare il codice CUP comunicato da Simest.

Sono ammesse altresì le spese per le consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal Regolamento De Minimis, sono ammessi interventi agevolativi a sostegno delle seguenti iniziative.

1) Inserimento mercati

Programmi di investimento volti a consentire, in prospettiva, una presenza stabile nei mercati di riferimento, finalizzata al lancio e alla diffusione di beni e/o servizi prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano, ovvero all’acquisizione di nuovi mercati per beni e/o servizi prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano.

L’investimento può essere realizzato mediante:

  • apertura di una nuova struttura in un Paese estero, dove l’impresa richiedente non è presente;
  • potenziamento della presenza (ufficio, showroom, negozio, spazio in area commerciale) dell’impresa richiedente in un Paese estero già presidiato, mediante l’apertura di una nuova struttura aggiuntiva o sostitutiva, oppure l’ampliamento di una struttura già esistente.

Per la realizzazione degli interventi sono ammissibili, in misura almeno pari al 50% dell’intervento agevolativo, le spese di investimento per la struttura (es: leasing, affitto o acquisto di locali, spese di ristrutturazione, spese di personale operante in via esclusiva e continuativa all’estero) e, nel limiti massimo del 50% dell’intervento agevolativo, le spese di supporto (es: formazione e aggiornamento del personale, consulenze specialistiche, partecipazione a mostre e fiere, materiale pubblicitario etc…).

2) Transizione digitale o ecologica

Realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica (per almeno il 50% dell’importo deliberato) nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’impresa, a beneficio della competitività sui mercati internazionali. La restante percentuale massima degli investimenti (50%) per il rafforzamento patrimoniale può essere aumentato fino al 90% alcune categorie di imprese (imprese che hanno registrato un incremento dei costi energetici, imprese con interessi nei Balcani Occidentali, imprese con unità locali o sede operative nei territori alluvionati del 1° maggio 2023).

Per accedere a questa tipologia di interventi, le imprese beneficiarie devono in ogni caso aver realizzato una quota minima di fatturato estero.

Per la realizzazione degli interventi sono ammissibili le seguenti spese.

Spese per la Transizione Digitale, anche in Italia:

  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;
  • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;
  • consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager);
  • disaster recovery e business continuity;
  • blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali);
  • spese per investimenti e formazione legate all’Industria 4.0.

Spese per Transizione Ecologica:

  • spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.);
  • spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento.

 Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia.

3) Fiere ed eventi

Le linee Simest internazionalizzazione 2023 incentivano la partecipazione, anche in Italia, ad eventi, fisici e virtuali, di carattere internazionale quali fiere, mostre, missioni imprenditoriali o missioni di sistema al fine di promuovere beni e/o servizi prodotti in Italia o a marchio italiano.

Sono ammissibili fino a 3 iniziative anche in diversi Paesi di destinazione.

A tal fine, sono agevolabili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda relative a:

  • area espositiva (affitto, allestimento, costi di iscrizione, attrezzature, servizi elettrici, utenze, servizi di pulizia, costi di assicurazione, compensi del personale incaricato dall’impresa per il periodo di realizzazione dell’evento);
  • trasporto dei materiali e prodotti esposti nonché movimentazione dei macchinari/prodotti;
  • investimenti promozionali (partecipazione/organizzazione di business meeting, pubblicità, cartellonistica e grafica per i mezzi di stampa, realizzazione banner, spese di certificazione dei prodotti;
  • consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra (es. designer/architetti, innovazione prodotti, servizi fotografici/video, oppure in ambito digitale quali digital manager, social media manager, digital maketing manager);
  • partecipazione alla fiera/mostra (fee di iscrizione, integrazione e sviluppo digitale di piattaforme CRM, web design, digital marketing, servizi di traduzione ed interpretariato online).

4) E-commerce

Intervento finalizzato allo sviluppo del commercio elettronico sui mercati esteri per la distribuzione di beni e/o servizi dell’impresa prodotti in Italia o con marchio italiano, mediante:

  • creazione di una nuova piattaforma propria;
  • miglioramento o lo sviluppo di una Piattaforma propria già esistente;
  • accesso a una piattaforma di terzi con la creazione di un proprio spazio/store (i.e. marketplace).

Il soggetto fornitore deve essere attivo da almeno due anni e deve aver realizzato almeno due piattaforme nei due anni precedenti.

Spese ammissibili 

Creazione e sviluppo di una piattaforma propria oppure utilizzo di un marketplace:

  • creazione, acquisizione e configurazione della piattaforma;
  • componenti hardware e software; o estensioni componenti software per ampliare le funzionalità (es. software per la gestione degli ordini, circuiti di pagamento, servizi cloud, integrazioni con ERP, CRM, AI e realtà aumentata);
  • creazione e configurazione app;
  • spese di avvio dell’utilizzo di un marketplace.

Investimenti per una Piattaforma propria oppure per un marketplace:

  • spese di hosting del dominio della piattaforma;
  • commissioni per utilizzo della piattaforma oppure di un marketplace;
  • spese per investimenti in sicurezza dei dati e della piattaforma;
  • aggiunta di contenuti e soluzioni grafiche; o spese per lo sviluppo del monitoraggio accessi alla piattaforma;
  • spese per lo sviluppo di analisi e tracciamento dati di navigazione;
  • consulenze finalizzate allo sviluppo e/o alla modifica della piattaforma; o registrazione, omologazione e per la tutela del marchio; o spese per certificazioni internazionali di prodotto.

Spese promozionali e formazione relative al progetto:

  • spese per l’indicizzazione della piattaforma oppure del marketplace;
  • spese per web marketing;
  • spese per comunicazione;
  • formazione del personale interno adibito alla gestione/funzionamento della piattaforma.

5) Certificazioni e consulenze

Simest promuove la realizzazione di progetti di internazionalizzazione aventi ad oggetto:

  • consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa – inclusa la formazione relativa a tematiche di export e internazionalizzazione – e/o per l’innovazione digitale, tecnologica, di prodotto nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’attività d’impresa. In tal caso le consulenze devono essere prestate da società di consulenza terze;
  • ottenimento di certificazioni di prodotto, per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica. I progetti possono essere realizzati direttamente dall’Impresa Richiedente oppure per il tramite di società di consulenza.

A tal fine sono ammissibili le spese sostenute relative a:

  • consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione finalizzate all’individuazione, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri di interesse;
  • formazione per export/internazionalizzazione (formazione del management e/o del personale della società richiedente relative alle iniziative di export e internazionalizzazione);
  • consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale;
  • certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale (innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio o altre spese finalizzate all’ottenimento di certificazioni internazionali; ottenimento delle licenze di prodotti e/o servizi, registrazione di marchi o altre forme di tutela del made in Italy; consulenze propedeutiche all’ottenimento delle certificazioni);
  • spese di supporto al progetto, nel limite massimo del 20% dell’intervento agevolativo richiesto e rendicontato (spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori dell’impresa richiedente e di potenziali partner locali, esclusa la clientela).

6) Temporary Manager

Progetti finalizzati all’inserimento temporaneo nell’impresa di Temporary Manager. Per tali si intendono i Temporary Export Manager, i Temporary Digital Marketing Manager, i Temporary Innovation Manager, o soggetti con comprovata esperienza in materia di export e internazionalizzazione, transizione digitale o ecologica, e processi di innovazione aziendale.

L’inserimento dei Temporary Manager deve essere finalizzato alla realizzazione di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica, a sostegno dell’internalizzazione dell’Impresa sui mercati internazionali.

La domanda potrà riguardare massimo 3 Paesi di destinazione.

Per la realizzazione degli interventi sono ammissibili le spese relative a:

  • prestazioni professionali del Temporary Manager (almeno il 60% dell’Intervento Agevolativo);
  • spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l’assistenza del Temporary Manager, nel limite massimo del 40% delle spese rendicontate ammissibili all’Intervento Agevolativo: attività di marketing e promozionali, integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali,realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali, ideazione per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio, certificazioni internazionali e le licenze di prodotti e/o servizi, deposito di marchi o altre forme di tutela del Made in Italy; formazione interna/esterna del personale amministrativo o tecnico; spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori e/o titolari dell’impresa richiedente o dei potenziali partner locali.

Simest internazionalizzazione 2023, in cosa consiste l’agevolazione

L’agevolazione delle linee Simest internazionalizzazione 2023 si compone di un finanziamento agevolato ed eventuale contributo a fondo perduto e può coprire fino al 100% delle spese ammissibili.

Il finanziamento a tasso agevolato, del 10% o 50% o 80%, è definito in fase di presentazione della domanda e la durata varia a seconda dell’Intervento prescelto.

Fatta eccezione per alcune categorie di imprese, è prevista la richiesta di garanzie.

Il contributo a fondo perduto può essere richiesto fino ad un massimo del 10% dell’importo dell’Intervento Agevolativo e comunque per un importo non superiore a 100 mila euro. Il Contributo è concesso solo a determinate imprese in possesso di determinati requisiti (ad esempio, imprese con sede operativa nelle Regioni del Sud Italia, oppure imprese giovanili o femminili, imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità, imprese con interessi diretti nei Paesi dei Balcani Occidentali).

L’importo minimo dell’Intervento Agevolativo è pari a € 10.000. L’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che l’impresa richiedente può chiedere è pari al minore tra:

  • 500 mila euro e il 20% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci (Fiere ed Eventi, E-commerce, Certificazioni e Consulenze, Temporary Manager);
  • 500 mila euro (Micro Imprese) ovvero 2,5 mln (PMI e PMI innovative) ovvero 3,5 mnl (altre imprese) e il 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci (Inserimento Mercati);
  • 500 mila euro (Micro Imprese) ovvero 2,5 mln (PMI e PMI innovative) ovvero 5 mnl (altre imprese) e il 35% dei ricavi degli ultimi due bilanci (Transizione Digitale).

 

 

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