Resto al Sud, incentivo esteso alle zone del Centro Italia colpite dal sisma
Il decreto attuativo relativo all’ampliamento della platea dei beneficiari della misura Resto al Sud, è stato sottoscritto. L’incentivo a sostegno della nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno, sarà esteso alle zone del Centro Italia colpite dal sisma tra il 2016 ed il 2017.
Le novità previste dall’incentivo sono state introdotte dal nuovo Decreto Sisma, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 ottobre 2019, che prevede una serie di interventi per garantire il superamento della situazione emergenziale e il conseguente ripristino di condizioni di normalità nelle aree del “Cratere Sismico”.
Specifiche della misura Resto al Sud
La misura Resto al Sud sostiene lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali per la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; la fornitura di servizi alle imprese e alle persone e per il turismo.
Sono escluse dall’incentivo le attività agricole e il commercio.
L’incentivo è dedicato alle imprese costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, compresi liberi professionisti e aspiranti imprenditori di età compresa tra i 18 e 45 anni, che costituiranno l’impresa entro 60 giorni dall’esito positivo delle valutazione.
Le attività dovranno essere localizzate nelle seguenti aree:
- Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia
- Aree terremotate di Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche
Tipologie di investimento ammesso alla misura
Spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda (per gli aspiranti imprenditori dopo la costituzione dell’impresa), relative a:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili;
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici;
- spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.
Agevolazione Resto al Sud estesa anche alle zone colpite dal sisma
L’incentivo copre il 100% delle spese, fino ad un massimo di 200.000 € per le imprese e di 50.000 € per singolo soggetto richiedente.
L’agevolazione Resto al Sud è composta da:
- un contributo a fondo perduto pari al 35% della spesa totale;
- un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, da rimborsare in 8 anni. Il finanziamento prevede un contributo in conto interessi a copertura degli interessi.
Sarà possibile presentare i progetti sulla piattaforma online di Invitalia, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L’esame delle domande avviene senza graduatorie, in base all’ordine cronologico di arrivo.
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https://www.gruppodelbarba.com/nazionale/legge-di-bilancio-2019-resto-al-sud/
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