Puglia: Titolo II, incentivi per programmi di investimento e programmi integrati di agevolazione di PMI e Grandi Imprese

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Puglia: Titolo II, incentivi per programmi di investimento e programmi integrati di agevolazione di PMI e Grandi Imprese

Con la misura Titolo II, la Regione Puglia incentiva sia PMI che grandi imprese per investimenti relativi a programmi di investimento e programmi integrati di agevolazione. Vediamo nello specifico le diverse misure.

I Programmi di Investimento previsti da Titolo II, Capo 1 e i Programmi Integrati di Agevolazione (PIA) relativi al Titolo II, Capo 2 sia per le Piccole che per le Medie Imprese riguardano le seguenti tipologie di investimento:

  • la realizzazione di nuove unità produttive;
  • l’ampliamento di unità produttive esistenti;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
  • un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

I programmi devono fare riferimento alle aree di innovazione relative a manifattura sostenibile, salute dell’uomo e dell’ambiente, comunità digitali, creative e inclusive ed information and communications technology. Inoltre devono essere collegati alle KETs ovvero micro/nanoelettronica, nanotecnologie, biotecnologie, fotonica, materiali avanzati, tecnologie di produzione avanzata.

Le spese ammesse, relative alle due tipologie di Programma, sono:

  • acquisto di attivi materiali;
  • spese per ricerca e sviluppo (ricerca industriale, sviluppo sperimentale e studi di fattibilità tecnica);
  • servizi innovazione tecnologica, dei processi e dell’organizzazione proposti dalle PMI aderenti;
  • acquisizione di servizi di consulenza.

Titolo II, Capo 1 “Aiuti ai programmi di investimento delle grandi imprese

La misura Titolo II, Capo 1 sostiene la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo e progetti industriali, finalizzati all’adozione di tecnologie e soluzioni innovative nei processi, nei prodotti, nei servizi e nell’organizzazione aziendale. Le imprese beneficiarie dell’intervento sono le grandi imprese con unità locale in Regione Puglia, con codice Ateco ammesso: manifatturiero, trasporto e servizi. Possono partecipare anche PMI solo se aderenti ad un progetto presentato da una grande impresa.

L’agevolazione prevede un contributo in conto impianti, relativo ad attivi materiali e attività di ricerca e sviluppo.

Attivi Materiali

Per investimenti in attivi materiali di importo inferiore a 50 milioni di euro, l’agevolazione è suddivisa in base alle spese:

  • l’incentivo per acquisto di suolo e sue sistemazioni, opere murarie va dal 15% al 25% in base alla dimensione dell’impresa;
  • il contributo per macchinari, impianti e attrezzature, brevetti e licenze, altri beni immateriali o spese per studi preliminari di fattibilità, per progettazioni e direzione lavori (solo per le PMI aderenti), va dal 25% al 45%, in base al tipo di impresa.

Ricerca e Sviluppo

Per investimenti in attivi materiali di importo pari o superiore a 50 milioni e fino a 100 milioni di euro, realizzati esclusivamente da grandi imprese, il contributo è pari al 18% delle spese.

Mentre, per investimenti in ricerca e sviluppo, con intensità di aiuto variabile in base alle attività strettamente legate alla ricerca industriale o a quelle relative allo sviluppo sperimentale.

  • ricerca industriale: contributo dal 50% al 70%, in base alla dimensione di impresa.
  • sviluppo sperimentale: bonus a partire dal 25% e fino al 45%, di intensità diversa in base al tipo di impresa.

Titolo II, Capo 2 “Aiuti ai programmi integrati promossi da medie imprese – PIA Medie Imprese” e “Aiuti ai programmi integrati promossi da piccole imprese – PIA Piccole Imprese

Le 2 misure incentivano investimenti integrati di piccole e medie imprese pugliesi, con Codice Ateco ammissibile.

Agevolazione per PIA Medie Imprese

L’incentivo è rivolto a medie imprese con sede nella regione Puglia, con almeno 2 bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, appartenente ai settori Ateco del manifatturiero, dei servizi, cinema ed ICT.

Possono inoltre partecipare:

  • imprese di medie dimensioni, non attive controllate da una media impresa che abbia approvato almeno 2 bilanci alla data di presentazione della domanda;
  • altre piccole e medie imprese, in adesione alla media impresa proponente che ne assume la responsabilità, ai soli fini della coerenza tecnica ed industriale.

I progetti presentati da medie imprese comprendono investimenti in attivi materiali, obbligatoriamente integrati con attività di ricerca e sviluppo oppure con l’industrializzazione di risultati della ricerca o lo sfruttamento di un brevetto. Il progetto può essere integrato con l’acquisizione di servizi di consulenza. Per le eventuali piccole imprese aderenti gli investimenti in attivi materiali devono essere obbligatoriamente integrati con attività di ricerca e sviluppo e/o investimenti in innovazione tecnologica.

L’agevolazione prevede un contributo in conto impianti di intensità variabile in base al tipo di impresa, dal 20% al 70%.

Agevolazione per PIA Piccole Imprese

La misura è dedicata alle piccole imprese con sede operativa in Puglia, con almeno 3 bilanci approvati ed un fatturato superiore 1,5 milioni di euro. Le imprese devono essere in possesso di un numero di ULA (registrato nei 12 mesi precedenti) non inferiori a 10, oltre ad appartenere alle classi Ateco ammesse del settore manifatturiero o dei servizi.

Possono inoltre partecipare:

  • un’impresa di piccola dimensione non attiva, controllata da una piccola impresa che abbia approvato almeno 3 bilanci alla data di presentazione della domanda; registrato nei tre esercizi precedenti un fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro; registrato, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un numero di ULA almeno pari a 10;
  • altre piccole o micro imprese attive, con almeno 2 bilanci approvati, in adesione alla piccola impresa proponente, a condizione che le aderenti, qualora non in possesso dei requisiti di tre bilanci approvati, del fatturato medio non inferiore a 1,5 milioni di euro e dei 10 ULA, promuovano investimenti di importo non superiore a 2 milioni di euro.

Progetti integrati delle piccole imprese relativi ad investimenti in attivi materiali, obbligatoriamente integrati con attività di ricerca e sviluppo e/o innovazione tecnologica. Il progetto può essere integrato con l’acquisizione di servizi di consulenza.

L’agevolazione prevede un contributo in conto impianti di intensità variabile in base al tipo di impresa, dal 25% al 70%.

Agevolazione Titolo II per il settore Turismo

La Regione Puglia incentiva anche i Programmi di Investimento e Programmi Integrati di Agevolazione delle imprese del settore turistico, attraverso le misure Titolo II, Capo 5 e Titolo II, Capo 6.

Titolo II, Capo 5 “Aiuti alle grandi imprese e alle PMI per programmi integrati di agevolazione – PIA Turismo

La misura mette a disposizione contributi per migliorare l’offerta turistica-territoriale di piccole, medie e grandi imprese con sede in Puglia.

Le imprese beneficiarie devono appartenere ai seguenti codici Ateco:

  • 55.10 – Alberghi e strutture simili
  • 55.20.1 – Villaggi turistici
  • 55.20.51 – Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence

Sono ammessi all’agevolazione i programmi integrati di investimento dedicati alla realizzazione di:

  • nuove attività turistico-alberghiere, attraverso il recupero fisico o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad alberghi, villaggi turistici, residence;
  • ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico-alberghiere (alberghi, villaggi turistici, residence) esistenti al fine di innalzare gli standard di qualità;
  • strutture turistico-alberghiere con almeno 7 camere attraverso il consolidamento, il restauro e il risanamento conservativo di immobili di interesse artistico e storico riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali e del Paesaggio;
  • consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri o fortificazioni al fine di trasformare l’immobile in strutture alberghiere (alberghi, villaggi turistici, residence, compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente) con almeno 7 camere;
  • strutture, impianti o interventi attraverso i quali migliorare l’offerta turistica territoriale, con l’obiettivo di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici (come campi da golf almeno 18 buche, Aeroclub, infrastrutture sportive idonee ad ospitare eventi agonistici nazionali ed internazionali, centri congressuali o Auditorium, area a verde di almeno 100 ettari, parchi tematici concepiti intorno ad un tema, teatro privato ecc…).

Le spese ammesse, sostenute successivamente alla data di comunicazione dell’accesso al contributo, riguardano:

  • Attivi materiali:
    • acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni;
    • opere murarie e assimilabili, incluso acquisto dell’immobile;
    • macchinari, impianti e attrezzature varie nuovi di fabbrica;
    • acquisito di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma.
  • Servizi di consulenza (solo per le piccole e medie imprese) per l’innovazione delle imprese e per migliorare il posizionamento competitivo dei sistemi produttivi locali, come: studi preliminari di fattibilità o progettazione/direzione lavori, certificazioni, l’adozione di soluzioni tecnologiche, lo sviluppo di programmi di internazionalizzazione o marketing internazionale, l’ e-business. Oppure, servizi di consulenza per la partecipazione a fiere.

L’agevolazione consiste in un contributo in conto impianti di intensità variabile in base alla tipologia di investimento, per attivi materiali e spese di consulenza. Per attivi materiali il contributo va dal 25% al 45% in base al tipo di impresa, fino ad un massimo di 10.000.000 €; mentre, per i servizi di consulenza l’incentivo è pari al 45% delle spese ammissibili.

Titolo II, Capo 6 “Aiuti agli investimenti delle PMI nel settore turistico-alberghiero

L’incentivo previsto da Titolo II, Capo 6 sostiene la realizzazione di iniziative nel campo del turismo, della valorizzazione dei beni culturali e delle risorse ambientali delle micro, piccole e medie imprese del settore turistico-alberghiero, localizzate in Puglia.

Tra le tipologie di interventi ammessi troviamo:

  • ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione delle strutture turistico alberghiere, comprese le strutture di servizi funzionali allo svolgimento dell’attività, e gli interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche, al rinnovo e aggiornamento tecnologico, al miglioramento dell’impatto ambientale;
  • realizzazione o ammodernamento degli stabilimenti balneari, compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
  • la realizzazione e/o gestione di approdi turistici;
  • la realizzazione di strutture turistico‐alberghiere (compresi servizi annessi) attraverso il consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico;
  • consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri e fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture turistico‐alberghiere;
  • primo impianto e/o sistemazione di area verde di almeno 10 ettari (anche mediante la realizzazione di piste ciclabili, sentieri attrezzati, percorsi sportivi, punti ristoro, ecc.) anche di proprietà pubblica, la cui fruizione sia condivisa con la eventuale Amministrazione proprietaria e/o il soggetto gestore;
  • nuove attività turistico-alberghiere, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
  • recupero di aree urbane degradate o inquinate da destinare alla realizzazione di strutture ricettive, congressuali, sportive, culturali e/o ricreative.

Le spese ammesse, successive alla presentazione della domanda, riguardano: l’acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni, opere murarie (relative a interventi di ampliamento o di riqualificazione di immobili esistenti), l’acquisto di macchinari o impianti ed altre attrezzature, spese finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, progettazione ingegneristica e di direzione lavori, l’acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa ed i trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto e licenze, mezzi mobili targati utilizzati in via esclusiva dell’attività d’impresa. L’acquisto di immobile da terzi e a prezzi di mercato, è ammesso; invece, è escluso il leasing. L’investimento minimo deve essere pari ad almeno 30.000 €.

L’agevolazione Titolo II, Capo 6 prevede un contributo sul montante interessi relativo ad un finanziamento erogato dalla banca convenzionata, calcolato (indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile), su un importo finanziato massimo di 4.000.000 € per le medie imprese e 2.000.000 € per le piccole imprese. La durata del finanziamento per interventi destinati all’ampliamento, ristrutturazione e ammodernamento della struttura è di 7 anni, invece per l’acquisto di macchinari, attrezzature e licenze, il finanziamento è di 5 anni.

L’intensità massima del contributo è pari al 45% delle spese per piccole imprese, del 35%  per le medie imprese. Per gli investimenti in nuovi macchinari ed attrezzature è previsto un contributo aggiuntivo in conto impianti, non superiore al 20% della spesa, fino ad un importo massimo erogabile di 800.000 € per le medie imprese e 400.000 € per le piccole e micro imprese.

Tutte le misure previste dall’agevolazione Titolo II, sono aperte fino ad esaurimento delle risorse finanziarie.

 

 

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