PNRR, Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica

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PNRR bando agrisolare

PNRR, Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica

La Missione 2 del PNRR ha lo scopo di favorire la transizione ecologica grazie ad attività volte al superamento di limiti che si sono rivelati critici in passato. In particolare le operazioni vengono suddivise in quattro Componenti:

C1. Agricoltura sostenibile ed Economia circolare
C2. Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
C3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
C4. Tutela del territorio e della risorsa idrica

Agricoltura sostenibile ed Economia circolare

La Componente 1 si prefigge di perseguire un duplice percorso verso una piena sostenibilità ambientale. Da un lato il miglioramento della capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti attraverso il rafforzamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata, colmando il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud. Dall’altro sviluppando una filiera agroalimentare sostenibile, migliorando le prestazioni ambientali e la competitività delle aziende agricole.

Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile

Nella Componente 2 sono stati previsti interventi per incrementare la quota energetica prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER) nel sistema, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione. Inoltre è stato previsto il potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture di rete per accogliere l’aumento di produzione da FER e aumentarne la resilienza a fenomeni climatici estremi, oltre alla promozione della produzione, distribuzione e degli usi finali dell’idrogeno, in linea con le strategie comunitarie e nazionali. L’obiettivo è lo sviluppo di un trasporto locale più sostenibile come leva di miglioramento complessivo della qualità della vita, e la costituzione di una leadership internazionale industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione.

Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici

La Componente 3 ha come obiettivo l’aumento dell’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato e lo stimolo agli investimenti locali, creazione di posti di lavoro, promozione della resilienza sociale ed integrazione delle energie rinnovabili.

Tutela del territorio e della risorsa idrica

Sulla base di queste premesse la Componente 4 pone in campo azioni per rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico tramite sistemi avanzati ed integrati di monitoraggio e analisi, la previsione e il contrasto delle conseguenze del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sulla vulnerabilità del territorio.

Le misure messe in atto dalla Missione 2 del PNRR hanno l’obiettivo di favorire la transizione in maniera equa ed inclusiva, colmando il divario fra le regioni italiane, attraverso lo sviluppo e il rafforzamento di competenze e consapevolezza sulle tematiche trattate per favorire la trasformazione del sistema.

Missione 2 – PNRR, gli incentivi per le imprese

Per promuovere le attività sopraelencate nel piano, sono stati previsti diversi incentivi, atti a favorire la transizione ecologica del Paese.

Vediamone alcuni, suddivisi per componente

1- Agricoltura sostenibile ed Economia circolare

Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

Per creare una logistica più digitale, efficiente e sostenibile nel settore agroalimentare vengono messi a disposizione investimenti per ridurre  l’impatto ambientale grazie a supply chain “verdi” con lo scopo di migliorare la logistica dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

Al fine di creare un’Agricoltura 4.0 viene incentivata la riduzione dell’utilizzo di pesticidi, l’acquisizione di mezzi meno inquinanti, la digitalizzazione e l’inserimento di nuove tecnologie. Per promuovere la sostenibilità della produzione, ridurre/eliminare i rifiuti e favorire il riutilizzo degli scarti di lavorazione per creare energia. Attraverso contributi in conto capitale, la cui dotazione complessiva ammonta a € 500 mln, il progetto sostiene le aziende agricole nel rinnovamento dei macchinari , nell’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione, nell’utilizzo di tecnologie di Agricoltura 4.0 e nella sostituzione dei vecchi trattori inquinanti Euro 1.

2- Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile

Produzione in aree industriali dismesse

Per promuovere a livello locale la produzione e l’uso di H2 nell’industria e nei trasporti sono previsti incentivi orientati alla riqualificazione di aree industriali dismesse per la produzione di idrogeno, da utilizzare per il trasporto locale e l’industria.

Rinnovabili e batterie

Per aumentare la produzione italiana di energie rinnovabili e ridurre la dipendenza da produttori stranieri, si mira a potenziare le filiere nei settori fotovoltaico e batterie e sviluppando una leadership nazionale in R&D (Research and development, Ricerca e sviluppo), innovazione e brevetti. L’investimento, per un ammontare di € 1 mld prevede due progetti. Il primo è dedicato alle competenze tecnologiche necessarie per mettere in funzione i nuovi impianti produttivi. Il secondo si concentra sugli impianti per la produzione di pannelli solari flessibili e ad alta efficienza.

Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

Gli investimenti a supporto delle start-up hanno l’obiettivo di incoraggiare e stimolare la crescita di un ecosistema di innovazione concentrato sui settori della transizione verde. E’ prevista la creazione di un fondo dedicato, con una dotazione di 250 milioni di euro e una strategia focalizzata sui settori green a copertura delle diverse fasi di sviluppo, con investimenti nei fondi più rilevanti di venture capital, in startups e incubatori/programmi di accelerazione.

Sviluppo agro-voltaico

La diffusione degli impianti agro-voltaici si pone come obiettivo la riduzione dei costi di approvvigionamento energetico del settore e il miglioramento delle prestazioni climatiche e ambientali, con una diminuzione potenziale di 0,8 milioni di tonnellate di CO2.

Sviluppo biometano

Scopo della misura è il miglioramento di 2,3-2,5 miliardi di metri cubi la produzione di biometano, che permetterebbe di ridurre l’utilizzo dei gas a effetto serra dell’80 per cento e oltre.

Sono previste diverse linee di intervento:

• riconvertire gli impianti biogas agricoli già esistenti verso la produzione di biometano per l’industria, i trasporti e il riscaldamento;
• sostenere finanziariamente la realizzazione di nuovi impianti;
• diffondere pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas per ridurre l’uso di fertilizzanti sintetici e aumentare l’approvvigionamento di materia organica nel terreno;
• promuovere la sostituzione di almeno 300 trattori non efficienti e datati con veicoli alimentati a metano/biometano e dotati di attrezzi per l’agricoltura di precisione.

 

 

 

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