Legge di Bilancio 2019: le novità sui principali incentivi alle aziende
La Legge di Bilancio 2019, recentemente approvata, conferma alcuni dei principali incentivi alle imprese, ne modifica altri e ne introduce di nuovi.
Le novità più importanti riguardano l’iperammortamento, la Nuova Sabatini, il bonus Formazione 4.0, il credito d’imposta ricerca e sviluppo, l’incentivo Resto al Sud e le nuove misure per incentivare le PMI agli investimenti in innovazione e tecnologie digitali.
IPERAMMORTAMENTO
L’iperammortamento viene prorogato per il 2019 ma il beneficio subisce alcune modifiche, a seconda dell’importo degli investimenti, al fine di favorire le PMI. La maggiorazione del costo sostenuto avrà infatti un’intensità variabile:
- 170% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 100% per investimenti tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro;
- 50% per gli investimenti tra 10 milioni di euro e 20 milioni di euro.
Nessuna maggiorazione, invece, compete per gli investimenti eccedenti i 20 milioni di euro.
NUOVA SABATINI
La Sabatini ter, la misura per agevolare l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature di micro, piccole e medie imprese, viene rifinanziata per 480 milioni di € complessivi, da suddividere tra il 2019 e il 2024.
BONUS FORMAZIONE 4.0
Anche il Bonus Formazione 4.0, come l’iperammortamento, viene prorogato con alcune modifiche volte a favorire le piccole imprese. Il credito d’imposta per le spese di formazione dei dipendenti (negli ambiti delle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0, ora Impresa 4.0) varia infatti in base alle dimensioni delle aziende:
- 50% delle spese ammissibili, per le piccole imprese;
- 40% delle spese ammissibili, per le medie imprese;
- 30% delle spese ammissibili, per le grandi imprese.
Le dimensioni incidono ora anche sull’importo massimo del bonus:
- 300.000 euro per le PMI;
- 200.000 euro per le grandi imprese.
CREDITO D’IMPOSTA RICERCA E SVILUPPO
L’incentivo per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo è tra quelli con le modifiche più importanti. Il credito d’imposta torna infatti ad un regime di doppia aliquota (25% e 50%). La percentuale del 50% è applicabile solo per attività organizzate internamente all’azienda ed i cui costi riguardano personale dipendente con rapporti di lavoro subordinato, o per attività commissionate ad enti esterni, a patto che si tratti di Università, enti di ricerca, start-up, PMI innovative indipendenti.
Vengono inclusi, tra le spese agevolabili, i costi per l’acquisto di materiali e forniture direttamente impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, anche per la realizzazione di prototipi relativi alle fasi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale.
L’importo massimo del contributo per ciascun periodo d’imposta passa da 20 a 10 milioni di €.
RESTO AL SUD
Il sostegno alla nascita di nuove aziende nelle regioni del Mezzogiorno si estende ora ai 45 anni di età dei soggetti interessati (35 in precedenza), che possono essere anche liberi professionisti.
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Consulta le schede riassuntive sul sito del MEF
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