ISMEA, Più Impresa: incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura

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ISMEA, Più Impresa: incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura

Pubblicato il Decreto interministeriale del 20 luglio 2022 in Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2022 relativo alla misura “Più Impresa – Imprenditoria giovanile e femminile in Agricoltura” del MIPAAF, gestita da ISMEA.

La misura, inizialmente rivolta ai soli giovani fino a 41 anni e successivamente estesa dalla legge di conversione del Decreto Sostegni bis alle donne senza limiti di età, favorisce il ricambio generazionale in agricoltura e l’ampliamento di aziende agricole esistenti.

Beneficiari della misura “Più Impresa – Imprenditoria giovanile e femminile in Agricoltura”

I soggetti beneficiari sono micro, piccole e medie imprese agricole (Ateco “Agricoltura, Silvicoltura e Pesca”) localizzate sul territorio nazionale organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti o da donne, con i seguenti requisiti:

  • subentro: imprese agricole costituite da non più di 6 mesi, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana;
  • ampliamento: imprese agricole attive da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sane.

La maggioranza numerica dei soci e delle quote di partecipazione in capo ai giovani o donne, ove non presente al momento della presentazione della domanda, deve sussistere alla data di ammissione alle agevolazioni.

Progetti ammessi all’agevolazione di Ismea

La misura “Più Impresa” sostiene i progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, da realizzarsi dopo la presentazione della domanda.

I progetti devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
  • miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

Sono ammesse alla misura Ismea “Più Impresa” le spese, sostenute dopo la presentazione della domanda, relative a:

  • studio di fattibilità comprensivo dell’analisi di mercato, nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell’investimento da realizzare;
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario, ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili. Per gli investimenti nel settore della produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, l’acquisto dei terreni è ammissibile in misura non superiore al 10% dei costi totali dell’intervento da realizzare;
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
  • servizi di progettazione;
  • beni pluriennali.

Non sono invece ammesse le spese per:

  • costruzione o ristrutturazione di fabbricati rurali non strettamente connesse con l’attività prevista dal progetto;
  • con riferimento al settore della produzione agricola primaria: diritti di produzione, diritti all’aiuto e piante annuali, impianto di piante annuali, lavori di drenaggio, acquisto di animali;
  • impianti per la produzione di biocarburanti, energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili.

L’importo di investimento massimo è pari a 1.500.000 €.

In cosa consiste l’agevolazione

Per la realizzazione dei progetti ammessi alla misura Ismea “Più Impresa” sono concessi:

  • Mutuo agevolato a tasso zero della durata massima di 10 anni (15 anni per le iniziative nel settore della produzione agricola) comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile;
  • Contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.

Le agevolazioni sono concesse, in termini di ESL, nel rispetto dei seguenti limiti:

  • 50% nelle regioni meno sviluppate (maggiorati di 20 punti percentuali per i progetti nel settore della produzione agricola primaria);
  • 40% nelle restanti zone (maggiorati di 20 punti percentuali per i progetti nel settore della produzione agricola primaria);
  • 500.000 € per impresa e per progetto, per le imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.

Le spese effettuate devono essere rendicontate per Stato Avanzamento Lavori (massimo 5), al ne di ottenere l’erogazione delle corrispondenti quote di agevolazioni.

L’impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al 100% del mutuo agevolato concesso, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall’ISMEA.

Sono ammissibili:

  • garanzie ipotecarie di primo grado su beni oggetto di agevolazioni, oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi;
  • in alternativa o in aggiunta all’ipoteca, fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.

Quando presentare domanda

Le imprese che intendono accedere alle agevolazioni devono trasmettere ad ISMEA un’apposita domanda in via telematica, attraverso il portale dedicato, secondo le modalità e i termini di prossima individuazione.

Gli interventi sono attuati con una procedura valutativa a sportello; le domande sono esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Il procedimento istruttorio si conclude con l’adozione della delibera individuale di ammissione o non ammissione alle agevolazioni, entro il termine di sei mesi dalla data di presentazione della domanda. La delibera di ammissione individua la beneficiaria, le caratteristiche del progetto finanziato e la misura dell’agevolazione concessa in termini di ESL, stabilisce le spese ammesse ed i tempi per l’attuazione del progetto e definisce l’importo e la durata del mutuo agevolato nonché del contributo a fondo perduto.

Seguiranno aggiornamenti.

 

 

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