Emilia-Romagna: Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale

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Emilia-Romagna: Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale

Approvato dalla Giunta della Regione Emilia Romagna il “Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale“, finanziato con le risorse del programma regionale FESR 2021-2027. La misura sostiene le imprese del territorio nella realizzazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, con un occhio di riguardo all’economia circolare e alla lotta ai cambiamenti climatici.

Le risorse finanziate stanziate per la misura sono pari a complessivi 25.000.000 €. Una quota pari a euro 10.000.000 € è riservata al finanziamento di progetti focalizzati sugli ambiti tematici cross-settoriali dell’Energia pulita, sicura e accessibile, della Circular Economy e del Clima e Risorse Naturali (aria, acqua e territorio) del presente bando, che andranno a costituire una graduatoria separata.

Beneficiari del Bando per progetti di Ricerca e Sviluppo

Possono beneficiare dell’incentivo le PMI, iscritte alla CCIAA competente e con unità locale in cui si realizza il progetto in Emilia Romagna, che esercitano attività di produzione di beni e servizi:

  • imprese singole;
  • aggregazioni di imprese, costituite nella forma di un contratto di rete stipulato e registrato presso la competente Camera di Commercio in data antecedente la data di presentazione della domanda;
  • consorzi con attività esterna;
  • soggetti giuridici iscritti al REA.

I soggetti beneficiari di cui sopra non essere in difficoltà, avere depositato presso la CCIAA competente al momento di presentazione della domanda almeno due bilanci per gli anni 2020 e 2021.

Le grandi imprese possono partecipare al Bando per progetti di Ricerca e Sviluppo del’Emilia Romagna purché assumano nel progetto almeno un ricercatore e sviluppino il progetto di ricerca in cooperazione con PMI non appartenenti allo stesso gruppo di imprese.

Per progetto di ricerca in cooperazione si intende che il progetto sarà presentato da una rete di imprese, come sopra definita, nella quale è ricompresa una grande impresa, la quale non potrà coprire più del 70% del costo totale del progetto; oppure, il progetto sarà presentato singolarmente da una grande impresa, accompagnato da un “contratto di collaborazione” che sarà sottoposto ad una specifica verifica da parte del nucleo di valutazione.

Il “contratto di collaborazione”, redatto in forma di scrittura privata, dovrà indicare chiaramente le condizioni di attribuzione della titolarità e dell’esercizio dei diritti di Proprietà Intellettuale sia con riferimento alle conoscenze pregresse di ciascuna impresa coinvolta sia con riferimento alle conoscenze e ai risultati generati dalle attività realizzate nell’ambito del progetto.

Le imprese proponenti devono essere in grado di sfruttare direttamente i risultati previsti dal punto di vista industriale e garantire che essi abbiano una ricaduta industriale e occupazionale nelle unità locali ubicate nel territorio della Regione Emilia-Romagna.

Parametri di affidabilità sotto il profilo economico finanziario

Le imprese, inoltre, devono rispettare una delle due seguenti condizioni (A e B):

A. Soddisfare simultaneamente i seguenti parametri economico finanziari, basati sull’ultimo bilancio approvato:

  • Congruenza fra capitale netto e costo netto del progetto,
  • Onerosità della posizione finanziaria,
  • Sostenibilità finanziaria del progetto.

Maggiori specifiche di calcolo a pag. 7 del Bando.

B. Assicurare la copertura finanziaria del progetto come specificato a pag. 8 del Bando per progetti di Ricerca e Sviluppo della Regione Emilia Romagna.

Nel caso di reti di imprese, ogni impresa dovrà effettuare una dichiarazione separata definita sulla base dei parametri di divisione del costo del progetto e di assegnazione del contributo indicati nel contratto di rete.

Progetti ammessi all’agevolazione

Il nuovo bando della Regione Emilia Romagna incentiva progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. I progetti devono prevedere “attività significative” di entrambe le tipologie di attività, pena la non ammissibilità e dovranno terminare le loro attività entro il 31/12/2024. Una delle due “attività significative” tra RI e SS deve essere almeno il 20% del costo totale del progetto.

I progetti devono:

  • essere realizzati in una unità locale situata nel territorio dell’ER, regolarmente censita presso la CCIAA competente;
  • essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, servizi o sistemi di produzione, o rilevanti innovazioni negli stessi, promossi dalle imprese e con il supporto degli organismi di ricerca e/o con i laboratori della Rete Alta Tecnologia accreditati ai sensi della Determina dirigenziale n. 15375/2022, di interesse per il sistema produttivo con riferimento agli ambiti tematici cross-settoriali della S3, con particolare attenzione ai temi dell’economia circolare e dell’adattamento ai cambiamenti climatici e con l’obiettivo di rafforzare l’offerta di ricerca, coinvolgendo nuovi ricercatori e favorendo la qualificazione delle filiere produttive regionali, attraverso un’elevata capacità brevettuale, lo sviluppo di tecnologie di frontiera, l’implementazione di soluzioni innovative e l’impatto sociale e sui territori;
  • individuare come prevalente uno degli ambiti tematici cross-settoriali della S3 2021-2027 insieme con almeno una attività tra quelle descritte nel perimetro dell’ambito come indicati nell’appendice 1;
  • prevedere la collaborazione con organismi di ricerca italiani ed esteri, strutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna ed accreditati per un importo minimo di 40.000 euro, ridotto a 20.000 euro per le Industrie Culturali e Creative pena la non ammissibilità della domanda;
  • essere basati su una soluzione innovativa da proporre al mercato (livello TRL 4), già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione, con un chiaro impatto in termini di sostenibilità ed in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030.

Sono ammesse le seguenti categorie di spese sostenute dopo la presentazione della domanda e prima della data di presentazione della rendicontazione:

  1. Ricerca contrattuale con organismi di ricerca e/o laboratori della rete, brevetti frutto della ricerca, sviluppo di software specifico, servizi di consulenza di carattere tecnico-scientifico, spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova;
  2. Acquisto/noleggio di strumentazione scientifica, impianti industriali, acquisto di brevetti, software specialistico nella misura massima del 40% del totale della voce di spesa 1.;
  3. Realizzazione fisica di prototipi, nella misura massima del 40% del totale delle voci di spesa 1. 2 (solo per sviluppo sperimentale);
  4. Personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione, assunto con contratto di lavoro subordinato, rendicontabili forfettariamente nella misura massima del 20% del totale delle voci di spesa 1., 2., 3.;
  5. Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale dei costi diretti ammissibili (totale voci 1, 2, 3, 4).

Incentivo per progetti di Ricerca & Sviluppo

L’agevolazione prevista dal Bando per progetti di ricerca e sviluppo della Regione Emilia Romagna consiste in un contributo a fondo perduto con le seguenti intensità:

  • fino al 45% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale;
  • fino al 20% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale.

La misura prevede una maggiorazione nei casi seguenti:

  • fino a 10 punti percentuali per le PMI a condizione che l’impresa si impegni ad assumere 1 ricercatore;
  • fino a 5 punti percentuali per i progetti che prevedono collaborazioni con laboratori della Rete accreditati ai sensi della DD 15375/2022, per un importo complessivo pari ad almeno 20.000 €.

Per quanto riguarda le condizioni relative al “Ricercatore“: addetto in possesso di laurea magistrale, che non abbia superato i 35 anni di età, adibito stabilmente in azienda a funzioni di ricerca e sviluppo e che svolga attività di ricerca riconducibili al progetto presentato. Per quanto riguarda le specifiche sull’ “Assunzione“: contratto a tempo pieno e a tempo indeterminato. Per i contratti di apprendistato sarà considerato valido solo il contratto di alto apprendistato. Le assunzioni dovranno essere formalizzate dopo la data di presentazione della domanda ed entro la conclusione del progetto.

Gli incrementi occupazionali, funzionali all’attività progettuale ed alle attività ad essa connesse, devono essere calcolati al netto dei trasferimenti di personale da altre imprese dello stesso gruppo o in caso di acquisizioni o fusioni. Il personale assunto dovrà essere inserito nella unità locale dove si svolge il progetto.

L’importo di contributo massimo è pari a 500.000 € nel caso di PMI singola o rete di PMI e 700.000 € nel caso di GI o rete comprendente una GI.

Quando presentare domanda

Le imprese beneficiarie della Regione Emilia Romagna potranno richiedere l’incentivo per progetti di ricerca e sviluppo, presentando domanda a partire dalle ore 13.00 del 1° febbraio 2023 e fino alle ore 13.00 del giorno 28 febbraio 2023. I progetti saranno selezionati in base ad una procedura valutativa a graduatoria, composta da una istruttoria formale e una sostanziale.

 

 

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