Dal Senato arriva l’approvazione del DDL Made in Italy

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Dal Senato arriva l’approvazione del DDL Made in Italy

Dal Senato arriva l’approvazione del DDL Made in Italy

Dopo un lungo iter normativo, iniziato il 31 maggio con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il 20 dicembre 2023 il Disegno di Legge sulla promozione, valorizzazione e tutela del Made in Italy è stato approvato in via definitiva al Senato.

Il disegno di legge, collegato alla manovra di bilancio, interviene su diversi settori produttivi con il fine precipuo di valorizzare e promuovere le produzioni d’eccellenza, culturali nonché più in generale la crescita dell’economia nazionale.

Le misure a favore delle imprese

Le principali misure a favore della crescita e consolidamento delle imprese riguardano:

Sostegno all’imprenditoria femminile (NITO-On)

L’articolo 5 dispone il rifinanziamento di 15 milioni di euro, per l’anno 2024, del Fondo rotativo di cui all’articolo 4-bis del decreto legislativo n. 185 del 2000 (Nito -ON) a favore della creazione e sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile sul territorio nazionale.

Nito-ON si rivolge alle imprese di piccole dimensioni, costituite in forma societaria da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda, che presentano una compagine societaria composta prevalentemente da donne. A fronte di investimenti, di importo massimo di 1,5 mln di euro, realizzati

nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, erogazione di servizi sono concessi mutui agevolati a tasso zero, della durata massima di dieci anni e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili.

Misure di incentivazione della proprietà industriale (Voucher 3I)

L’articolo 6 ripropone per l’anno 2024, con uno stanziamento di 8 milioni di euro per l’anno 2023 e 1 milione di euro per l’anno 2024, la misura Voucher 3I dedicata alle start up innovative e alle microimprese per l’acquisto di servizi di consulenza relativi alla verifica della brevettabilità dell’invenzione, all’effettuazione di ricerche di anteriorità preventive, alla stesura e deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), all’estensione all’estero della domanda.

Con successivo decreto del Ministero delle imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, saranno definiti i criteri e le modalità di attuazione della misura.

Interventi a favore delle imprese culturali e creative

Diversi gli articoli dedicati alle imprese culturali e creative. Tra questi, i più rilevanti riguardano:

  • la definizione di impresa culturale e creativa ovverossia qualunque ente privato (impresa e società), con sede in Italia, che svolge in via esclusiva o prevalente attività di ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività e prodotti culturali. Sono ricomprese anche le attività di supporto o ausilirie alle precedenti;
  • l’istituzione presso il Ministero della Cultura di un apposito albo delle imprese culturali e creative;
  • l’autorizzazione di spesa di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2033 a sostegno della competitività delle imprese culturali e creative mediante concessione di contributi in conto capitale per investimenti realizzati da dette imprese. Condizioni, termini e modalità di concessione delle agevolazioni sono demandate a un successivo decreto del Ministro della cultura.

La norma rinvia ad apposito decreto del Ministero e della cultura, di concerto con il Ministero della imprese e del Made in Italy, la definizione delle condizioni, dei termini e modalità di concessione delle agevolazioni.

Transizione verde e digitale nella moda

L’articolo 11 dispone l’autorizzazione di spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 10 milioni di euro per l’anno 2024 al fine di promuovere investimenti volti alla transizione digitale ed ecologica nel settore tessile, della moda e degli accessori.

È in ogni caso demandato ad apposito decreto interministeriale l’individuazione delle imprese beneficiarie, il soggetto gestore nonché le modalità attuative della misura.

> Ministero delle Imprese e del Made In Italy

 

 

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