Bando per la promozione all’estero di marchi collettivi e certificazioni 2021
Il Bando per la promozione all’estero di marchi collettivi e certificazioni è stato reso operativo per l’anno 2021 dal decreto direttoriale 26 ottobre 2021 tenendo conto delle novità introdotte con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 31 maggio 2021.
Possono accedere alla misura le associazioni rappresentative delle categorie produttive, i consorzi di tutela ed altri organismi di tipo associativo aventi le seguenti caratteristiche:
- titolari di un marchio collettivo o di certificazione già registrato;
- in possesso di idoneo titolo per l’uso e/o la gestione di un marchio collettivo o certificazione già registrato;
- con sede legale in Italia;
- iscritti al Registro Imprese;
- in caso di associazioni riconosciute iscritte al registro persone giuridiche.
Il possesso del relativo titolo deve derivare da un atto formale che dimostri il conferimento dell’attività di uso e/o gestione del marchio da parte del soggetto titolare al soggetto richiedente e la durata temporale dell’attività di uso e/o gestione del marchio.
Attività e spese ammissibili per l’accesso al Bando per la promozione all’estero di marchi collettivi e certificazioni 2021
Risultano idonee le attività di promozione all’estero di un marchio collettivo o di certificazione registrato che prevedano la realizzazione di almeno due tra le seguenti iniziative:
- fiere e saloni internazionali, anche svolti in modalità «virtuale» su piattaforme digitali;
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali, come serate a tema, degustazioni, ecc. che si svolgano in location diverse dagli spazi fieristici ma in concomitanza dello svolgimento della fiera;
- incontri bilaterali con associazioni estere, compresi incontri che abbiano luogo in Italia o all’estero, oppure su piattaforme digitali, non necessariamente legati a fiere e saloni;
- seminari in Italia con operatori esteri e all’estero, incluse iniziative di natura divulgativa aperte ad imprese e consumatori svolti anche su piattaforme digitali;
- azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso GDO e canali on-line;
- creazione di comunità virtuali a supporto del marchio.
Tutti i progetti dovranno essere conclusi entro dieci mesi dalla notifica di concessione dell’agevolazione.
Per quanto riguarda le spese, risultano ammissibili quelle relative alle attività sopraelencate e comprovate da titoli di spesa emessi a partire dal 22 luglio 2021.
Nello specifico risultano incluse voci di spesa quali, affitto e allestimento stand o spazi per conferenze, trasporto materiali, traduzione e interpretariato, noleggio attrezzature, materiale informativo e spese per azioni dimostrative delle produzioni dei soggetti beneficiari realizzate in occasione delle iniziative previste nel progetto.
La spesa minima deve ammontare a € 20.000.
Agevolazione e scadenza
É previsto un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese ammissibili, per un massimo di € 150.000.
Lo sportello per la presentazione delle domande sarà aperto fino al 22 dicembre 2021.
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