Contributi per le aree di crisi industriale – Lecce e Brindisi
La Legge 181 prevede nuove risorse per il sud della Puglia. Il MISE ha stanziato 43,8 milioni di euro per il rilancio delle aree di crisi industriale nelle province di Brindisi e Lecce. L’obiettivo è quello di favorire gli investimenti nel territorio e creare nuova occupazione attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione.
Sono 3 gli avvisi pubblici che distribuiscono i fondi, rispettivamente, in 3 aree:
- Lecce – aree PIT n.9
- Comune di Brindisi
- Comuni nella provincia di Brindisi
Il bando per il territorio salentino-leccese dispone di 18,6 milioni di euro dedicati allo sviluppo delle attività imprenditoriali nei comuni ad elevata specializzazione del settore “Tessile – Abbigliamento – Calzaturiero”. Invece, i due bandi per la provincia e per il comune di Brindisi possono contare, rispettivamente, su 14,9 milioni e 10,3 milioni di euro.
Attività ammesse al progetto
Tutti gli avvisi finanziano programmi occupazionali, programmi di investimento produttivo e di tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, proposti da imprese già costituite in forma di società di capitali o da società consortili.
Le spese ammissibili devono essere pari ad almeno 1,5 milioni di euro, con un tetto massimo di 3 milioni di euro nel caso dell’area di crisi di Lecce.
Incentivi rivolti alle aree di crisi industriale della regione Puglia
Il pacchetto di agevolazioni prevede un contributo a fondo perduto sotto forma di contributo in conto impianti o diretto alla spesa ed un finanziamento agevolato del 50% degli investimenti ammissibili, per un massimo agevolabile del 75% degli investimenti.
Scadenza dei 3 bandi
Le domande possono essere presentate dal 29 marzo al 28 maggio 2019.
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