Legge n. 77/2020 – Conversione in legge del DL Rilancio n. 34/2020
Legge n. 77/2020 – Conversione in legge del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020), prevede diverse misure a sostegno delle imprese italiane colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, alle prese con gli effetti economici del lockdown dei mesi scorsi e le imprese.
Qui di seguito una sintesi sui principali incentivi per le imprese.
Art. 25 – Contributo a fondo perduto per imprese e professionisti
La misura “Contributi in favore di imprese e professionisti” prevede un contributo a fondo perduto, calcolato sulla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019, applicando le seguenti percentuali:
- 20% per soggetti con ricavi/compensi non superiori a 400.000 €;
- 15% per soggetti con ricavi/compensi superiori a 400.000 € e inferiori a 1.000.000 €;
- 10% per soggetti con ricavi/compensi tra 1.000.000 € e i 5.000.000 €.
Il contributo minimo è riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 € per le persone fisiche e 2.000 € per soggetti diversi dalle persone fisiche. L’incentivo è esentasse, non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte su redditi e IRAP.
Art. 25 bis – Contributi per i settori ricreativo e dell’intrattenimento
Le imprese operanti nel settore ricreativo, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie, che presentano una riduzione del fatturato su base mensile pari almeno al 50% rispetto a quello del 2019 potranno accedere ad un contributo a fondo perduto. La dotazione messa a disposizione per la misura è pari a 5 milioni di euro per l’anno 2020.
In attesa del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, per la definizione dei termini e le modalità di applicazione.
Art. 28 – Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
I beneficiari del “Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo” sono:
- imprese (compreso il terzo settore) e agli esercenti arte o professione, con ricavi/compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo di imposta precedente; che esercitano attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico; con una riduzione del fatturato e dei corrispettivi pari almeno al 50% rispetto allo stesso mese del periodo di imposta precedente.
- strutture alberghiere e agrituristiche (Codice Ateco appartenente alla sezione 55), senza limite di fatturato.
- agenzie di viaggio e tour operator indipendentemente dal volume di ricavi (nuovi beneficiari).
- imprese esercenti attività di commercio al dettaglio con ricavi superiori a 5 milioni di euro (nuovi beneficiari).
Credito di imposta calcolato sul valore dei canoni dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, nella misura del:
- 60% del canone di locazione, leasing operativo o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo;
- 30% in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto di azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.
Per le imprese del commercio al dettaglio:
- 20% del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo;
- 10% del canone dei contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda.
Per le strutture ricettive con attività solo stagionale i mesi di riferimento sono aprile, maggio e giugno.
Il bonus sarà fruibile in compensazione, tramite modello F24, a partire dal 16 giugno 2020 e successivamente al pagamento dei canoni.
Art. 31 – Rifinanziamento fondi ISMEA
L’agevolazione è composta da un contributo a fondo perduto, finanziamenti agevolati e garanzie a sostegno delle imprese operanti nel settore agricolo e agroalimentare. Per l’intervento, ad ISMEA è stata assegnata una dotazione di ulteriori 250 milioni di euro per l’anno 2020.
Art. 38 – Start up innovative
Gli incentivi dedicati alle start up innovative sono:
- Smart&Start: incrementata la dotazione finanziaria con 100 milioni di euro per l’anno 2020. La misura prevede finanziamenti a tasso zero a copertura dell’80% delle spese per l’acquisto di macchinari, impianti, hardware e software, brevetti, marchi, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, marketing e web marketing.
- Contributi a fondo perduto per servizi innovativi: ha lo scopo di facilitare l’incontro tra le imprese e gli ecosistemi per l’innovazione. Per l’anno 2020 sono stati stanziati 10 milioni di euro per l’acquisto di servizi prestati da incubatori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative. Si attende il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, che definisce i termini e le modalità di applicazione.
- Fondo Venture Capital: la dotazione a disposizione sarà rifinanziata con risorse aggiuntive pari a 200 milioni di euro. La misura sostiene investimenti nel capitale, tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili e altri strumenti finanziari di debito che prevedono la possibilità di rimborso. Si attende il decreto attuativo per conoscere i termini e le modalità di accesso alla misura.
- Detrazione per investimenti nel capitale sociale: agevolazione fiscale per le persone fisiche che investono nel capitale sociale di nuove imprese innovative, sia direttamente sia attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio. La detrazione è pari al 50% della somma investita dal contribuente, fino ad un investimento massimo detraibile pari a 100.000 €, per ciascun periodo d’imposta, con obbligo di mantenimento per almeno 3 anni.
- First Playable Fund: contributi a fondo perduto per l’intrattenimento digitale pari al 50% delle spese ammissibili, per un importo compreso tra 10.000 € e 200.000 € per singolo prototipo. Possono beneficiare del Fondo le imprese classificate con Ateco 58.2 e 62 che realizzano nuovi prototipi destinati alla distribuzione commerciale. La misura è in attesa del Decreto attuativo. Tra le spese ammesse rientrano:
- prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa nelle attività di realizzazione di prototipi;
- prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti e/o altre imprese finalizzate alla realizzazione di prototipi;
- attrezzature tecniche (hardware) acquistate per la realizzazione dei prototipi;
- licenze di software acquistate per la realizzazione dei prototipi.
Art. 38 bis – Misure di sostegno all’industria del tessile, della moda e degli accessori
La “Misura di sostegno all’industria del tessile, della moda e degli accessori” incentiva le attività del settore tessile, moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up innovative che investono nel design e nella creazione. L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% dei costi ammessi. La dotazione ammonta a 5 milioni di euro per l’anno 2020. Si attende il provvedimento attuativo che definisce i termini e le modalità di applicazione.
Art. 46 bis – Credito di imposta per la mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali
La misura prevista dal DL Rilancio, conferma l’estensione del credito di imposta anche alle spese sostenute dalle imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all’estero disdette a seguito dell’emergenza epidemiologica. Mentre, ulteriori 30 milioni di euro per l’anno 2020 sono destinate alle imprese “diverse dalle piccole e medie e agli operatori del settore fieristico, con riferimento al ristoro dei danni prodotti dall’annullamento o dalla mancata partecipazione ai fiere e manifestazioni commerciali in Italia”.
Art. 48 bis – Concessione di un credito d’imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori
La misura “Concessione di un credito d’imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori” sostiene imprese operanti nel settore tessile, moda, calzaturiero e pelletteria prevede un credito d’imposta pari al 30% delle rimanenze finali di magazzino.
La consistenza delle rimanenze di magazzino deve essere stabilita tramite:
- certificazione da parte di un revisore legale per le imprese non soggette ad obbligo;
- i valori di bilancio per le imprese con bilancio certificato.
Il bonus è fruibile esclusivamente in compensazione nel periodo d’imposta successivo. Le risorse a disposizione sono pari a 45 milioni di euro per l’anno 2020. Le modalità e i termini di presentazione verranno definiti dal decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Art. 95 – Misure di sostegno alle imprese per la riduzione del rischio di contagio nei luoghi di lavoro
L’agevolazione prevista dall’art. Misure di sostegno alle imprese per la riduzione del rischio da contagio nei luoghi di lavoro revoca il Bando ISI INAIL 2019, ad eccezione dell’Asse dedicato all’Isi Agricoltura.
L’incentivo consiste in un contributo a fondo perduto in base alla dimensione dell’azienda. L’importo massimo erogabile è pari a 15.000 € per imprese fino a 9 dipendenti, 50.000 € per imprese da 10 a 50 dipendenti, 100.000 € per imprese con più di 50 dipendenti. Seguiranno aggiornamenti sulle modalità di accesso al contributo, dopo la pubblicazione del decreto attuativo.
Art. 120 – Credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro
La misura Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro sostiene le imprese negli interventi per l’adeguamento dei processi produttivi e degli ambienti di lavoro, nel rispetto di normative per il distanziamento sociale e le misure di contenimento per evitare la diffusione del Covid-19.
Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese che esercitano attività in luoghi aperti al pubblico con Codice Ateco relativo ai settori di ristorazione, alberghi, bar, teatri e cinema. Le spese ammissibili devono essere sostenute nel 2020, ma si potrà usufruire del bonus fiscale nell’esercizio 2021, esclusivamente in compensazione. La misura agevola le imprese attraverso un credito d’imposta pari al 60% dei costi ammessi, su una spesa massima di 80.000 €.
Art. 125 – Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione
Ampliata la platea di beneficiari per il “Bonus per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione“: anche le strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale (a condizione che siano in possesso del codice identificativo di cui all’articolo 13 -quater, comma 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34) possono accedere all’agevolazione fiscale pari al 60% delle spese, fino ad un massimo di 60.000 €.
Art. 189 – Bonus una tantum edicole
Il Bonus incentiva persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita giornali e riviste. Il contributo a fondo perduto una tantum fino a 500 €. Dotazione pari a 7 milioni di euro per l’anno 2020.
In attesa del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione dei termini e delle modalità di applicazione.
Art. 190 – Credito d’imposta per i servizi digitali
Le imprese editrici di quotidiani e di periodici, con almeno 1 dipendente a tempo indeterminato, possono beneficiare del credito d’imposta pari al 30% della spesa effettiva sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale e per information technology di gestione della connettività. Le risorse in dotazione ammontano ad 8 milioni di euro per l’anno 2020.
Si attende il decreto del MISE per la definizione dei termini e delle modalità di applicazione.
Art. 218 bis – Associazioni dilettantistiche sportive
Per l’anno 2020, sono stati stanziati 30 milioni di euro per incentivare Associazioni Sportive Dilettantistiche, iscritte nell’apposito registro tenuto dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano. L’obiettivo è quello di sostenere la ripresa e l’incremento delle attività attraverso contributi a fondo perduto.
Si attende l’uscita del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce contenuti e modalità per la presentazione delle domande.
Art. 244 – Credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno
Le imprese operanti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e quelle colpite dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016 e 18 gennaio 2017 (ossia Lazio, Marche e Umbria) potranno accedere al Credito d’imposta per gli investimenti in attività di R&S (inclusi i progetti in materia Covid-19).
Il bonus è pari al 25% per le grandi imprese, 35% per le medie imprese ed il 45% per le piccole imprese e sarà fruibile fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020.
Art. 245 – Misura di sostegno al fabbisogno di circolante dei beneficiari di “Resto al Sud” per far fronte agli effetti dell’emergenza sanitaria
La misura prevede un contributo a fondo perduto, rivolta ai beneficiari della misura Resto al Sud, a copertura delle esigenze di fabbisogno di capitale circolante:
- 15.000 € per i lavoratori autonomi e liberi professionisti esercitate in forma individuale;
- 10.000 € per ciascun socio, fino a 40.000 € per ciascuna impresa.
Per poter accedere al contributo i beneficiari devono aver completato il programma di spesa finanziato e aver restituito le rate del finanziamento bancario.
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