CCIAA Bologna: contributi per la sicurezza delle imprese bolognesi dopo l’emergenza Covid-19

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CCIAA Bologna: contributi per la sicurezza delle imprese bolognesi dopo l’emergenza Covid-19

Con la misura “Contributi a sostegno della ripartenza in sicurezza delle imprese bolognesi dopo l’emergenza Covid-19“, la Camera di Commercio di Bologna intende ridurre le difficoltà economiche delle imprese del territorio, sostenendo i costi che le aziende hanno dovuto sostenere per riaprire le attività, nel rispetto dei nuovi regolamenti per la sicurezza di lavoratori, clienti e fornitori.

Beneficiari del Bando per la CCIAA di Bologna

Il Bando per la ripartenza in sicurezza dopo l’emergenza Covid-19, incentiva le imprese di qualsiasi dimensione, in regola con Durc e il diritto camerale, con sede legale e/o unità locale nell’area metropolitana di Bologna. Sono ammesse le imprese di qualsiasi settore economico, ad eccezione dei settori pesca e acquacoltura.

Tipologia di investimenti ammessi al Bando per la sicurezza delle imprese bolognesi dopo l’emergenza Covid-19

La misura ammette l’acquisto e l’installazione di beni, anche immateriali, per adattare l’ambiente di lavoro alle norme in tema di sicurezza e contenimento, per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19.

Gli interventi ammessi al bando riguardano:

  • Misura A “spese per la ripartenza in sicurezza”
  • Misura B “spese per informazione e formazione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”
  • Misura C “spese per consulenze, servizi e software per la prevenzione della crisi d’impresa ed il supporto finanziario”

Le spese ammesse al Bando devono essere interamente fatturate e pagate tra il 1 febbraio 2020 e il giorno di invio della domanda, l’importo minimo di spesa è 1.000 €.

Le voci di spesa sono le seguenti, suddivise per tipologia di misura:

Misura A – Spese per la ripartenza in sicurezza

  • Spese per interventi di igienizzazione e/o sanificazione degli ambienti, degli strumenti e degli indumenti di lavoro;
  • Acquisto di impianti, macchinari e attrezzature per igienizzare/sanificare in autonomia ambienti, strumenti ed indumenti di lavoro;
  • Acquisto di soluzioni disinfettanti per l’igiene del personale che lavora in azienda o per chi viene a contatto con i luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa;
  • Acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici e a garantire la distanza di sicurezza interpersonale;
  • Acquisto di dispositivi per la misurazione della temperatura corporea senza contatto, per il controllo degli accessi nei luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa;
  • Acquisto di dispositivi conta-persone per tenere sotto controllo il flusso degli accessi fisici e contingentarli (o bloccarli al raggiungimento di determinate soglie), al fine di rispettare norme e protocolli per il contenimento del contagio;
  • Spese per servizi di sicurezza (es. vigilanza) per un controllo fisico degli accessi del pubblico o altri soggetti che accedono ai luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa;
  • Studi, consulenze e servizi per ripensare l’organizzazione degli spazi di lavoro, al fine di ridurre la prossimità fisica degli addetti e offrire maggiori garanzie di sicurezza per chi lavora in azienda (o chi è a contatto con le attività);
  • Fatture per la fornitura di energia elettrica, gas, acqua, telefonia e connessione ad internet;
  • Acquisto di pc portatili e relativi software da destinare ai dipendenti per favorire la diffusione dello smart working;
  • Spese per la connettività dei dipendenti in smart working, sostenute direttamente dall’impresa richiedente.

Misura B – Spese per informazione e formazione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro

  • Spese per la formazione del personale in tema di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro (con particolare attenzione ai rischi di contagio epidemologico);
  • Spese per consulenze e servizi per l’aggiornamento del Documento di Valutazione di Rischi e della ulteriore documentazione di cui al D. Lgs. 81/2008 (al fine di prevedere l’inserimento e gestione del rischio di contagio epidemologico);
  • Acquisto di materiali informativi, sia digitali che fisici, per aggiornare o introdurre la segnaletica necessaria a comunicare le nuove procedure di sicurezza da rispettare da parte dei lavoratori e di chiunque venga a contatto con i luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa.

Misura C – Spese per consulenze, servizi e software per la prevenzione della crisi d’impresa ed il supporto finanziario

  • Spese per servizi di assistenza per la predisposizione ed invio della richiesta di moratoria su finanziamenti in essere concessi da banche e società finanziarie, ivi incluse le procedure per l’accesso alle garanzie statali del Fondo Centrale di Garanzia e di SACE;
  • Studi, consulenze e servizi per analizzare e riprogettare la finanza e la redditività d’impresa, nonchè ridefinire e ottimizzare i processi decisionali e operativi aziendali, anche ai fini della verifica di adeguatezza dell’assetto organizzativo e amministrativo-contabile, e per il monitoraggio permanente ed analisi prospettica dell’equilibrio economico finanziario, come previsto dal D. Lgs. 14/2019 (Codice della Crisi di Impresa);
  • Spese per software (es. licenze d’uso) finalizzati al monitoraggio permanente dell’equilibrio economico finanziario, per rilevare prontamente situazioni di criticità ed adottare rimedi adeguati.

Agevolazione prevista dal Bando per contrastare contagi da Covid-19 della CCIAA di Bologna

Il Bando a sostegno della ripartenza in sicurezza delle imprese bolognesi, mette a disposizione un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese, fino ad un importo massimo di 10.000 €. Per le imprese in possesso di Rating di Legalità, il contributo sarà pari al 55% delle spese, sempre entro il limite massimo di 10.000 €.

Scadenza del Bando per la sicurezza delle imprese bolognesi dopo l’emergenza Covid-19

Lo sportello per la presentazione della domanda dalle ore 9:00 del 15 giugno 2020, fino ad esaurimento fondi.

 

 

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