Approvata la NADEF: tutte le anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2020
Con la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (anche detta “NaDef“), il Governo ha aggiornato le misure necessarie per realizzare gli obiettivi indicati nel Def, presentato lo scorso aprile.
Sulla base degli orientamenti programmatici presenti nella NaDef, il Governo presenterà in Parlamento il disegno della Legge di Bilancio 2020, entro il 20 Ottobre. Tra gli interventi previsti dalla Nota di aggiornamento, si parla dell’incremento degli incentivi fiscali a sostegno degli investimenti delle PMI. La Manovra verrà poi approvata dalle Camere entro il 31 dicembre 2019.
Gli interventi per il triennio 2020-2022 saranno prevalentemente volti ad assicurare la crescita economica in un contesto di sostenibilità delle finanze pubbliche per rilanciare lo sviluppo e la produttiva del Paese, incentivando gli investimenti per l’innovazione, per la conversione all’economia verde, la sostenibilità ambientale e sociale, l’aumento della produttività del sistema economico e lo sviluppo delle competenze del personale aziendale. Il Governo intende adottare nuove politiche per rilanciare un programma più vasto anche per lo sviluppo del Sud Italia.
Nel NaDef, il Governo dichiara quali saranno le aree tematiche definite nella Manovra 2020-2022:
- Green New Deal e transizione ecologica del Paese
- innovazione ed attrazione investimenti
- export ed internazionalizzazione
- ricerca e trasferimento tecnologico
- formazione e abilitazione del personale
- sostegno all’agricoltura
- industrie culturali e creative, dello spettacolo, beni culturali e turismo
Investimenti strettamente connessi alla realizzazione e allo sviluppo della priorità politica del Green New Deal
Con la prossima Legge di Bilancio, il Governo intende avviare un piano pluriennale che, attraverso l’attivazione di investimenti privati e pubblici, favorisca la transizione dell’economia italiana verso un modello di crescita sostenibile, in linea con il Green New Deal europeo. Il binomio sostenibilità-investimenti deve essere rafforzato nel suo complesso per migliorare il livello di produttività e competitività.
Il Green New Deal è orientato al contrasto ai cambiamenti climatici, alla tutela della biodiversità, alla riconversione energetica, alla rigenerazione urbana e all’utilizzo di fonti rinnovabili. Il Governo si impegna a definire una strategia capace di rilanciare la crescita e lo sviluppo, attraverso interventi mirati al rinnovo dei modelli produttivi e degli impianti in uso, coinvolgendo un impiego crescente di risorse rinnovabili e l’uso di tecnologie a basso impatto ambientale, che consentano il contenimento delle emissioni nocive. L’efficientamento energetico e la riconversione dei processi produttivi punterà verso la transizione alla quarta rivoluzione industriale, assicurando una più elevata crescita della produttività del sistema economico.
A tale riguardo è stato anche approvato il Piano Triennale per la Ricerca di Sistema Elettrico, che promuove progetti relativi a nuove architetture di rete, finalizzate a rendere più flessibile il sistema, dando la priorità allo sviluppo di energia da fonti rinnovabili. L’intervento è in linea con la recente pubblicazione del decreto FER1, che prevede incentivi per la diffusione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione.
Innovazione, digitalizzazione e formazione 4.0
La Manovra incoraggerà l’innovazione tecnologica attraverso l’aumento di investimenti dedicati a start up e PMI innovative. L’obiettivo è quello di unire l’innovazione, la sostenibilità ambientale nel nostro sistema industriale, alla piena attuazione di un’economia circolare e alla sfida della “quarta rivoluzione industriale”, ovvero digitalizzazione, robotizzazione e intelligenza artificiale.
Il Piano Impresa 4.0 verrà rafforzato nell’ambito di una nuova strategia nazionale dell’innovazione in ottica green, attraverso una revisione organica delle misure esistenti, per favorire la partecipazione delle PMI e stimolare l’attrazione di grandi investimenti strategici.
Il Governo continuerà ad investire sulle competenze 4.0 potenziando il sistema ITS (Intelligent Transportation Systems), confermando il contributo per l’Innovation Manager – introdotto nella legge di bilancio per il 2019 – ed estendendo le spese ammissibili al credito d’imposta Formazione 4.0. L’accesso alla digitalizzazione e alle nuove tecnologie va rafforzata anche attraverso la collaborazione tra istituzioni, università ed enti di ricerca.
Accesso al credito delle PMI
Il Governo intende completare il processo di risanamento del sistema bancario e sostenere le imprese per l’accesso al credito attraverso canali alternativi a quello bancario. Tra le misure dirette a semplificare l’accesso delle PMI al credito non bancario, rientrano le previsioni del Decreto Crescita che hanno semplificato l’utilizzo del Fondo di Garanzia per la concessione di garanzie destinate alla copertura dei finanziamenti erogati a medie imprese (Mid cap) per investimenti in beni materiali, rafforzato la Nuova Sabatini e reintrodotto il Super-ammortamento, oltre ad altre misure per agevolare la crescita e l’aggregazione di imprese.
Divari territoriali e politiche di coesione
La NaDef illustra quanto lo sviluppo del Sud e la coesione territoriale rappresentano priorità strategiche finalizzate alla crescita e alla competitività. Per superare il divario economico e sociale esistente tra Nord e Sud, il Governo prevede un piano straordinario di investimenti per il Mezzogiorno, unitamente alla promozione del coordinamento di tutti gli strumenti normativi esistenti. La principale leva d’azione sarà l’utilizzo dei Fondi europei e nazionali di sviluppo e coesione.
L’attuazione di un piano strutturale che rilanci gli investimenti in grado di attivare il potenziale di crescita inespresso, rafforzando il capitale umano, sociale e naturale. L’obiettivo è rendere più attrattivi il Sud e le aree interne, offrendo nuove opportunità occupazionali in particolare a giovani e donne.
Internazionalizzazione e competitività
Sarà necessario rafforzare l’export italiano, individuando gli strumenti più idonei a promuovere il Made in Italy e potenziando le attività di consulenza, di supporto finanziario e assicurativo in favore degli esportatori. Il Governo intende supportare gli imprenditori italiani che operano all’estero con proposte normative relative all’internazionalizzazione, alla promozione del Made in Italy e l’Attrazione degli Investimenti, che rappresenta uno strumento chiave poiché permette di cogliere le opportunità legate alla crescita della domanda globale.
Tra le misure settoriali già approvate negli anni precedenti, dirette alla salvaguardia dei marchi e del Made in Italy, hanno rilevanza quelle introdotte dal Decreto Crescita, con l’istituzione del “marchio storico di interesse nazionale”, il relativo registro presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi e il Fondo per la tutela di tali marchi. Il potenziamento delle filiere del Made in Italy rientra anche tra gli obiettivi primari nel settore agricolo e agroalimentare.
Sostegno all’Agricoltura
Per quanto riguarda della filiera agricola ed agroalimentare, l’azione del Governo promuoverà il miglioramento della qualità delle produzioni, la valorizzazione delle diversità territoriali, il riequilibrio dei rapporti di filiera e il contenimento del consumo di suolo. È prioritario rimettere l’agricoltura e l’agroalimentare al centro delle scelte economiche e sociali del Paese, semplificando il rapporto tra Istituzioni e imprese, e potenziando gli investimenti nelle filiere Made in Italy. Il Governo si impegnerà a fronteggiare la concorrenza sleale a danno delle imprese che operano a livello nazionale, difendendo e promuovendo le eccellenze italiane, e garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori agricoli. La ricerca in agricoltura verrà sostenuta con politiche mirate, al fine anche di migliorare la sostenibilità ambientale del settore.
Cultura e turismo
L’obiettivo principale sarà porre la cultura e il turismo al centro della programmazione, della gestione e dello sviluppo del territorio nazionale, assicurando adeguati livelli di tutela e conservazione del patrimonio e favorendo la crescita sociale, occupazionale ed economica. Si individuare apposite misure ed azioni, oltre a quelle già esistenti, dedicate al settore delle imprese culturali e creative e del turismo. Nel settore delle imprese del cinema e dello spettacolo proseguiranno gli sforzi per la promozione della produzione artistica nazionale e l’attrattività del comparto produttivo a livello internazionale.
Leggi le news sul Decreto Crescita e sulla Legge di Bilancio 2019.
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